lunedì 18 settembre 2017

Ehi, parliamo di focus: ti sei posizionato bene nella mente dei tuoi clienti?


ALESSANDRO MAZZU'
Consulente di web marketing, Formatore, 
Autore e Podcaster.
Consulente - Università degli Studi 
di Napoli 'L'Orientale'

Quante volte vedo miei colleghi accettare lavori che poco o nulla c’entrano con la loro reale professione! Tu, che sei un social media manager, perché mai decidi di accettare un incarico come web designer? E tu, consulente di web marketing, chi te l’ha fatto fare di sobbarcarti quel lavoro di ottimizzazione SEO? Tu che ti occupi di email marketing perché scrivi un libro sulle digital PR? Proprio così: è sufficiente guardarsi intorno e tendere bene l’orecchio per accorgersi che effettivamente sono moltissimi i professionisti, soprattutto i freelance, che tengono un piede in due scarpe oppure non hanno un focus ben definito, e finiscono per rimetterci del proprio. Parlo ovviamente di tempo perso, in quanto accettare un incarico improprio significa nella maggior parte dei casi spendere più tempo del necessario per portarlo a termine. Ma parlo anche di risorse, in quanto il tempo è denaro, e anche di reputazione: chi lo dice che tu, specializzato in lanci digitali, sei davvero in grado di fornire un servizio efficiente in termini di copywriting o di web design? Nessuno, e di certo il cliente deluso non mancherà di farlo sapere in giro.

Per questo io ti dico: trova il tuo focus!

Concentrati, ritaglia il tuo campo d’azione, magari anche di nicchia, e fai sapere agli altri che quello è il tuo hortus conclusus, e che è dentro a quell’area in cui puoi effettivamente dare il meglio di te. Chi entra nel mio sito capisce subito quello faccio: certo, vedendo la mia fotografia in homepage potrebbe forse pensare a un modello, a un fashion blogger oppure più probabilmente a un clochard dai modi incredibilmente distinti, eppure basta scorrere lo sguardo subito sotto la foto per incontrare stampato a caratteri cubitali il mio ruolo, ovvero ‘Il consulente per i consulenti di web marketing’. Questo vuol dire trovare il proprio focus e comunicarlo in modo lampante! Non sono uno che costruisce siti, non sono uno che gestisce profili social, non sono un consulente, ma sono un consulente dei consulenti, e non c’è modo di pensare o affermare il contrario.

Un basso livello di… focalizzazione

Qualcuno potrebbe persino essere affetto da questa patologia senza neanche saperlo. Proprio così: potresti soffrire di penuria di focus senza accorgertene. Del resto io stesso fino a qualche giorno fa non avevo pensato a quanto tale atteggiamento potesse essere controproduttivo. A illuminarmi, guarda un pò, è stato un film d’animazione, ovvero Le 5 Leggende. Pensi che solo perché ho una barba paragonabile a quella di Gandalf del Signore degli Anelli (ma prima che rinascesse tutto candido e pettinato dopo lo scontro con Balrog, per intenderci) io non possa sprofondare in un divano a guardare un cartone animato? Au contraire! E se non hai figli o nipoti da usare come scusa per goderti questa pellicola, puoi farlo lo stesso, magari usando proprio il mio post come scusa.

Insomma, non sto a spoilerarti il cartone: sta di fatto che ci sono Babbo Natale, il Coniglio Pasquale, la Fatina dei Denti e l’Uomo del sonno – tutti con nomi più fighi però, tipo Nord, Calmoniglio, Dentolina e Sandman – che a un certo punto della storia rischiano di scomparire perché i bambini smettono di credere in loro. Ecco, mettiti nei panni del coniglietto pasquale, tramuta i tuoi clienti nei fanciulli, e inizierai a capire il mio punto di vista. Ma c’è di più: il protagonista, tale Jack Frost, non solo non viene visto dai bambini – in quanto non credono in lui – ma non sa nemmeno quali sono le sue vere origini – e di fatto i suoi poteri ne risultano dimezzati. “Chi sei tu, Jack Frost, e qual è il tuo Centro?” gli chiede, incalzandolo, Babbo Natale. Ma ecco che, una volta che si ricorda chi è davvero, riesce a fare delle cose stupefacenti, per poi convincere i bambini a credere in lui in qualità di Guardiano del Divertimento.


I tuoi clienti hanno capito qual è il tuo focus? Ecco… tu ti ricordi quali sono le tue origini, ovvero qual è il focus del tuo business? E soprattutto… i tuoi clienti lo sanno? Pensaci un pò, ma fallo seriamente. Quelli che ti contattano pensano che tu sia ‘uno che sa spippolare in rete’ o sanno che tu sei un social media manager? Pensano che tu sia uno che ‘costruisce siti web’ o hanno capito che tu ti occupi di web marketing? Come puoi sperare di essere un punto fermo nella mente dei tuoi potenziali clienti se in realtà loro non hanno nemmeno capito qual è la tua reale attività?

Ma occhio, non è colpa dei clienti. Non sono loro a essere disattenti, no, sei tu, sei tu che non sei riuscito a spiegare loro in modo efficace qual è la tua attività!

Se le persone non capiscono cosa fai è perché non hai un focus preciso, perché non ti sei saputo posizionare bene nella mente dei tuoi consumatori. 

Si parla spessissimo di ‘posizionare’ il nostro sito web sui motori di ricerca. Ma tu, quanto tempo hai speso per posizionare la tua figura nella testa dei tuoi potenziali clienti? Ecco, ora che ti ho ficcato in testa questo dubbio ancestrale, il mio consiglio è di guardare bene tutti i tuoi canali di comunicazione, ma proprio tutti: il tuo sito web, i tuoi profili sui social network, persino la firma che campeggia in fondo alle tue email. Si capisce davvero qual è il tuo focus? E tu, sei in grado di rispettare questa definizione di te stesso? Oppure tendi a pisciare fuori dal vaso? Pensaci!

 (Magari mentre ti bevi una bella birra ghiacciata davanti a un cartone animato)

Fonte www.alessandromazzu.it

lunedì 7 agosto 2017

Il segreto di Marco Montemagno

Come si diventa imprenditori digitali? Ecco la storia di chi ci è riuscito alla grande. Nel libro «Codice Montemagno», tutti consigli e la sua esperienza.

L’hanno aspettato come fosse la Bibbia: su Amazon era al primo posto dei libri più ricercati prima ancora che venisse pubblicato e ora che è finalmente disponibile, il libro di Marco Montemagno, «Codice Montemagno», va alla grande.



D’altra parte è comodo avere in mano un compendio di tutti i suoi consigli. Lui, imprenditore digital di lunga data, vanta successi importanti: ha creato start up come Blogosfere, ha portato in Italia eventi come la Social Media Week, ha ideato la prima Start up School, ha lavorato in radio, in tv, ha tenuto conferenze e dispensato utili informazioni sul suo profilo Facebook, ma non gli piace essere chiamato coach: «Non sono un motivatore e non credo nell’industria della motivazione, che crea un business un po’ fuffa: si aggirano personaggi che poco sanno di comunicazione, di marketing e di affari, ma che millantano grandi competenze.

Io voglio condividere solo la mia esperienza».



Ciò detto il suo libro riesce comunque a dare una spinta all’autostima e aiuta a fare il salto in quel momento in cui sei lì che ti dici: «Ora basta: quello che sono non mi sta più bene. Divento chi posso diventare».
E per Marco Montemagno tutti (o quasi) possono diventare impenditori di se stessi usando il digitale: «Tra il dipendente sprofondato da anni nel suo annoiato posso fisso e Mark Zuckerberg c’è tutto un mondo in mezzo. Oggi, con il digitale, si è avvantaggiati: non si ha bisogno di grandi somme per testare un’idea. Quando fai qualcosa on line, lo capisci subito se può essere un buon business. Il problema è però saper fare le mosse giuste e poi sapersi dare dei parametri, per capire quando eventualmente mollare il colpo e quanto potersi aspettare come guadagno da quella specifica impresa».

E, a proposito di guadagni, lui, se dispensa gratis tutti i suoi preziosi consigli, come guadagna?
«Faccio questo mestiere da tanto tempo e, se è vero che non guadagno su Facebook e non guadagno facendo un libro, è pure vero che questa è per me visibilità e che poi la visibilità porta a che ti invitino alle conferenze, che ti chiedano consulenze, che abbiano fiducia in te per le tue idee. Mi piace condividere on line il mio punto di vista e non è che voglio vendere qualcosa: credo sia una bella avventura e mi emoziona veder che la community sta crescendo. Io non penso che si debba monetizzare subito, all’istante, non appena finisci un lavoro: quando si fanno le cose, bisogna avere una visione più ampia, sul lungo periodo. Io cerco di fare in modo che il brand “Marco Montemagno” abbia sostanza, che la gente creda in quello che faccio. Poi le cose arrivano».

Ma per farle arrivare, bisogna mettersi lì, a testa bassa: «Fare una start up non è sexy, non fa figo come alcuni ragazzi pensano: per fare davvero una start up che funziona bisogna impegnarsi, studiare, capire. È una fatica, che necessita lavoro duro».



Ma esistono scuole dove si può imparare? Corsi da frequentare?

«C’è un grande dibattito tra chi crede che ci voglia comunque una formazione accademica e chi pensa che invece sia inutile. Io, da parte mia, credo che l’università dia una giusta forma mentis, che ti possa creare dei contatti utili con persone esperte. Poi ciò non toglie che farsi le ossa sul campo serve. Oggi si possono fare sperimenti, giusto per testare con mano come si monta un video, come si fa una pagina web: Internet è il mondo per chi fa, non tanto per chi teorizza. Muoversi in parallelo aiuta».

E intanto lui, per febbraio, ha messo in piedi, con Federico Clapis, una «due giorni»: Viral Academy Days, per imparare a comunicare on line con i video

E comunque il suo libro è già un’ottima partenza per imparare qualcosa e saperne di più, «perché diventare imprenditore di te stesso è la scelta più sicura che puoi fare».

Fonte Valeria Vantaggi per Vanity Fair

lunedì 31 luglio 2017

Nuove opportunità formative da Universitas Mercatorum

Il GDPR (General Data Protection Regulation- UE 2016/679) è un Regolamento con il quale la Commissione Europea intende rafforzare e unificare la protezione dei dati personali entro i confini dell’Unione Europea.

Gli obiettivi principali della Commissione Europea nel GDPR sono quelli di restituire ai cittadini il controllo dei propri dati personali e di semplificare il contesto normativo che riguarda gli affari internazionali unificando i regolamenti entro l’UE. Il regolamento è stato adottato il 27 aprile 2016.

Verrà applicato, anche in Italia, a partire dal 25 maggio 2018 dopo un periodo di transizione di due anni. Anche se le aziende hanno a disposizione un anno per potersi adeguare, alcune novità del GDPR impongono un’attenta pianificazione fin da subito, potendo comportare modifiche organizzative significative e investimenti di natura tecnologica.

Inoltre il GDPR rovescia completamente la prospettiva della disciplina di riferimento, istituendo un quadro normativo tutto incentrato sui doveri e la responsabilizzazione del Titolare del trattamento (principio di “accountability”).

Le novità introdotte dal GDPR impongono di definire un piano di adeguamento alla nuova normativa, coinvolgendo le diverse funzioni aziendali nelle operazioni di trattamento di dati personali. È fondamentale garantire la conformità alle nuove disposizioni entro il 25 maggio 2018.

In vista di tali adeguamenti a cui sono chiamate le aziende a partire già dai prossimi mesi, UNIVERSITAS MERCATORUM introduce nella propria offerta formativa due CORSI DI ALTA FORMAZIONE e un MASTER di I Livello:

Corso di alta formazione
DATA PROTECTION
50 ore - 2 CFU
Anno accademico 2017/2018
Quota di iscrizione 500,00€ 
termine iscrizione 31 agosto 2017

Il corso si pone l'obiettivo di fornire alle aziende pubbliche e private gli strumenti necessari per adeguarsi alla GDPR (General Data Protection Regulation) sulla protezione dei dati.

Il regolamento concerne tutte le organizzazioni che trattano dati sensibili (o particolari) oppure dati giudiziari su larga scala.

Il termine ultimo per essere in regola senza introdurre vincoli alle attività operative è il 25 maggio 2018

Tutti gli iscritti riceveranno una licenza annuale per il software di Data Protection RapTor




Corso di alta formazione
DATA PROTECTION OFFICER (DPO)
150 ore - 6 CFU
Anno accademico 2017/2018
Quota di iscrizione 1200,00€ (in convenzione UNICESD ) anzichè 1800,00€
termine iscrizione 31 agosto 2017

Il corso si pone l'obiettivo di formare il "DATA PROTECTION OFFICER), figura che da maggio 2018 diventerà obbligatoria per tutta la pubblica amministrazione e in molti casi anche in ambito privato (tutte le organizzazioni che trattano dati sensibili o dati giudiziari su larga scala come ospedali, assicurazioni e istituti di credito). Verranno fornite tutte le informazioni necessarie in tema di Protezione dei dati e cyber sicurezza al fine di sviluppare le capacità per assolvere specifici compiti in materia di adegiamento alla NORMATIVA EUROPEA 679 GDPR (General Data Protection Regulation) sulla protezione dei dati in scadenza.

Tutti gli iscritti riceveranno una licenza annuale per il software di Data Protection RapTor



Master di I° Livello
CYBER SECURITY
1500 ore - 60 CFU
Anno accademico 2017/2018
Quota di iscrizione 1200,00€ (in convenzione UNICESD ) anzichè 1800,00€
termine iscrizione 31 agosto 2017

Il Master si pone l'obiettivo di formare figure professionali nell'area in costante espansione della Cyber Security. Nello specifico verranno fornite le nozioni necessarie sulle metodologie e gli strumenti utili alle attività di investigazione e analisi per la Cyber Difesa, nel rispetto delle leggi vigenti, utili per riscoprire i ruoli di " Esperto di progettazione e realizzazione di sistemi informatici sicuri", "Esperto di analisi della sicurezza di sistemi informatici e applicazioni", "Esperto di analisi di attacchi informatici", "Consulente tecnico di Ufficio (CTU)", "Consulente tecnico di Parte(CTP)"

Verranno inoltre fornite informazioni teorico/pratiche sui sistemi operativi, internet e sui servizi basati sulla Rete.

Tutti gli iscritti riceveranno una licenza annuale per il software di Data Protection RapTor

Per INFO E ISCRIZIONI
Veronica Eroico
Email: veronica.eroico@unimercatorum.it 
Tel. 081 18893936 Cell. 320 81 63 324

Responsabile UniCESD
Calogero Di Carlo
Email: calogero.dicarlo@unimercatorum.it 
Cell. 331 868 21 97





martedì 25 luglio 2017

"aSTARTe": un'app per promuovere e valorizzare la borgata di Custonaci

Promossa dal Centro Studi Dino Grammatico, "aSTARTe" è un'app che mira a far conoscere e valorizzare il territorio e il patrimonio di Custonaci

Negli ultimi tempi si sta sempre più diffondendo la pratica della progettazione di app che mirino a promuovere e valorizzare luoghi culturali e turistici fortemente attrattivi. Nasce con questo intento, "aSTARTe", un'applicazione volta a far conoscere Custonaci, cittadina nota per i suoi marmi e per questo insignita del titolo "Città Internazionale dei Marmi".

Il nome dell'app rimanda da un lato al termine inglese start (partenza) e dall'altro ad Astarte, divinità femminile fenicia un tempo venerata anche nella zona di Custonaci. Ricchezze paesaggistiche, naturalistiche, architettoniche e la storia della città sono i temi cruciali attorno ai quali ruota l'app.

Promossa dal Centro Studi Dino Grammatico, "aSTARTe" presenta una descrizione della città in generale, per poi entrare nello specifico con i luoghi d’interesse presentati nel dettaglio, grazie ai testi dell’esperta del territorio Maria Castiglione.

Le singole descrizioni sono impreziosite da una galleria d’immagini, grazie alla quale il fruitore può ammirare virtualmente la bellezza del patrimonio artistico-culturale.

Con la sua eleganza e maestosità, rapisce il Santuario che si erge in cima al paese quasi a voler proteggere le casette che ricordano un presepe.

Oltre al santuario, la grotta Mangiapane, il granaio arabo di Visicari e il museo del marmo sono soltanto alcuni dei luoghi valorizzati all'interno dell'app. Dal menù è possibile accedere anche alla mappa che localizza i luoghi di interesse e li ordina rispetto alla posizione del fruitore.

Quella di "aSTARTe" è un'idea innovativa che sfrutta le potenzialità della tecnologiaper la promozione turistica di un territorio che, viceversa, sarebbe meno noto.

martedì 18 luglio 2017

Airbnb & Co. contro le Entrate: "Impossibile versare la cedolare sugli affitti"

La startup dell'ospitalità, insieme a Homeaway e all'associazione degli agenti immobiliari Fiaip, contesta l'obbligo di raccogliere le tasse sulle locazioni scattato lunedì: "Lo Stato ci ha messo due anni per ideare la norma e adesso ci chiede di adeguarci in un fine settimana". Ora la misura è a rischio flop. 

ROMA - "Lo Stato si è riservato due anni per ideare e introdurre la cedolare secca e ora pretende che ci adeguiamo in un fine settimana". Doveva partire oggi la "tassa Airbnb", l'obbligo per gli intermediari degli affitti turistici, digitali e non, di trattenere le imposte dovute dai proprietari di casa e versarsi all'Erario. E invece il debutto della nuova norma anti evasione si è tradotto in un nuovo scontro tra operatori del settore e governo: "Ci troviamo nell'impossibilità tecnica di adeguarci", scrive Airbnb in una nota. Firmata però anche da un altro sito dell'ospitalità, Homeaway, piattaforma di proprietà del gruppo Expedia, e dall'associazione degli agenti immobiliari"tradizionali" Fiaip.

Non solo gli intermediari digitali dunque, ma anche quelli analogici a contestare tempi e modi dell'introduzione del nuovo obbligo. La legge era contenuta nella "manovrina" di primavera, doveva scattare da giugno, con i primi versamenti dei tributi all'Erario a metà del mese successivo, cioè oggi. Ma il codice tributo è arrivato appena due settimane fa e il regolamento dell'Agenzia delle Entrate solo giovedì. "Il legislatore vorrebbe che dedicassimo migliaia di ore di sviluppo per modificare portali attivi e operanti, che informassimo centinaia di migliaia di proprietari nel corso di un fine settimana", scrivono i tre soggetti. Come contestano l'obbligo per le piattaforme digitali con sede all'estero, è il caso sia di Airbnb che di Homeaway, di dotarsi di un rappresentante fiscale in Italia, "in mancanza di ogni tipo di garanzia e certezza di adempiere agli obblighi del caso". Nel complesso, proseguono, un intervento "frettoloso" e contrario ai principi stabiliti dallo statuto del contribuente.

In realtà di questa norma si discute da aprile, quando è comparso nelle pieghe della "manovrina" di correzione dei conti pubblici. Alcuni operatori immobiliari, come quelli aderenti all'associazione Property Managers Italia, si sono adeguati e cominceranno a versare dal mese prossimo. Ma che i tempi fossero stretti lo ha riconosciuto anche l'Agenzia delle Entrate, disposta nelle prime settimane a chiudere un occhio su ritardi e relative sanzioni (fino al 20% della somma per omessa trattenuta). L'opposizione di Airbnb e soci però, oltre alle scadenze, riguarda la legge in sé: "Il governo si era impegnato a delegare l'Agenzia delle Entrate a dare attuazione alle norme tramite accordi con le piattaforme, cosa che fin qui non è avvenuta. Confidiamo che si possa aprire un confronto serio caso per caso". Per il momento, insomma, nessuna intenzione di raccogliere la tassa e girarla al Fisco. Con la novità anti evasione che rischia di mancare il gettito extra atteso,

oltre 80 milioni di euro nel 2017 e quasi 140 dal 2018. O addirittura, almeno a sentire Airbnb e soci, di generare l'effetto opposto, "incentivando chi continua a lavorare con largo uso del contante".

FONTE: Filippo Santelli per repubblica.it

lunedì 17 luglio 2017

Partecipa gratis al Campus Party

Siamo lieti di inviarti a partecipare gratuitamente al Campus Party, il festival internazionale di innovazione e creatività più grande al mondo, che promuove la Open Innovation e l’utilizzo della tecnologia come strumento indispensabile per trasformare il futuro. Potrai pernottare in fiera in una tenda fornita dall’organizzazione, in una vera a propria area Camping.

L’evento arriva in Italia al MiCo, Milano Congressi, dal 20 al 23 luglio 2017. Il festival rappresenta una grande opportunità per gli studenti, per formarsi, vincere premi, farsi notare dalle aziende, con 400 ore di contenuti declinati in speech e workshop degli oltre 100 illustri speakers; vi saranno anche simulatori, postazioni dedicate al gaming, stand di università e aziende partner, area indie games, makers, le più grandi e importanti community nel panorama italiano e le aziende più innovative.

L’Università Telematica Pegaso è partner ufficiale di Campus Party, permettendo a tutti gli studenti di ottenere il proprio biglietto gratuito, che comprende l’accesso a tutte le aree, i contenuti, le attività, i premi e il pernottamento in tenda. Per averlo, ti basta cliccare qui, iscriverti sulla piattaforma ufficiale di Campus Party e cliccare su “Partecipa”, seguendo le istruzioni indicate sulla pagina.

Grazie a Trenitalia, partner ufficiale dell’evento, puoi ottenere il 30% di sconto A/R sul biglietto del treno. Scopri come qui.

 Per maggiori informazioni, consulta il sito ufficiale di Campus Party.

 Ti aspettiamo!

martedì 27 giugno 2017

Corsi online per aspiranti imprenditori e startupper: da oggi c'è Startup University

Dal 1 ottobre 2017 verranno attivati i corsi della Startup University Digital Magics, il primo polo didattico online dedicato alla formazione degli aspiranti imprenditori e startupper.

L’offerta didattica della Startup University è strutturata per coprire tutte le esigenze che caratterizzano il lancio e lo sviluppo di una nuova impresa, dalla stesura di un business plan fino alla vendita di prodotti e servizi:

“Just Press Startup: inizia” (20 ore online – 300 euro). Mini corso rivolto agli aspiranti imprenditori che desiderano apprendere le tecniche basilari per presentare il proprio progetto: per iscritto (business canvas), di fronte a potenziali investitori (elevator pitch) e di fronte ad un pubblico (public speaking). Il modulo offre anche la possibilità di inviare ai nostri investitori la video presentazione di un progetto. I migliori progetti saranno premiati con finanziamenti a partire da 10.000 euro;

“Diventa imprenditore” (6 mesi online – 1.500 euro). Corso dedicato agli aspiranti imprenditori che desiderano apprendere le basi propedeutiche al lancio della propria Startup: project presentation, tutela legale degli intangibili, competenze per sviluppare l’infrastruttura tecnologica (sito web, app, e-commerce), presentazione della propria Startup;

“Lancia la tua Startup” (4 mesi online, 2 in presenza – 5.000 euro). Corso dedicato agli aspiranti imprenditori che hanno già definito la propria value proposition e desiderano tradurla in un risultato economico: registrazione della propria Startup, comunicazione interna ed esterna, seed funding, networking (ricerca fornitori, partner, clienti) e digital marketing;

“Potenzia la tua Startup” (10 mesi online, 2 in presenza – 6.500 euro). Corso dedicato ai giovani startupper che desiderano apprendere le tecniche avanzate per potenziare ed espandere il proprio business: incubazione e affiancamento della Digital Magics, tecniche di finanziamento e problem solving, round B, roadshow con soggetti finanziari, affiancamento di massima visibilità al grande pubblico.

ISCRIVITI SUBITO CON PRIMIERA!!!!
vienici a trovare nei nostri uffici in via Danimarca 52 a Palermo
oppure telefona ai numeri 091 980 33 25 - 340 31 91 447 - 338 27 39 982
manda una mail a info@primiera.org o entra nel nostro sito www.primiera.org